Turchia

Istanbul: 10 cose da fare per vivere un’esperienza autentica

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16 Novembre 2019

 

10 cose da fare a istanbull

Un consiglio su cosa dovete assolutamente fare (grandi classici a parte ) nell’antica capitale dell’Impero Ottomano

Ciao amici! Settimana scorsa vi ho raccontato alcuni luoghi nascosti e alternativi di questa città straordinaria. Istanbul, una capitale dalle antiche vestigia, incastonata fra due mondi così vicini e così distanti, separati l’uno dall’altro dal maestoso Bosforo.

Qui trovate l’articolo La Istanbul alternativa: dai tetti del Gran Bazar al magico tramonto di Üsküdar.

Ora invece munitevi di carta e penna perché se avete in programma una fuga in questo luogo affascinante, ci son0 10 cose che dovete assolutamente fare una volta raggiunta Istanbul per vivere un’esperienza indimenticabile e in perfetto local style.

Siete pronti?? Seguitemi!

10 COSE DA FARE A ISTANBUL

1 – Lo shopping nel Gran Bazar

Non limitatevi a visitare questo luogo unico come farebbe qualsiasi turista. Abbandonate le mappe, l’orologio, le guide turistiche del caso e perdetevi, lasciatevi trasportare dal momento, dall’istinto, svoltate laddove un vicoletto vi attira per i suoi colori o per i profumi. Certi luoghi non vanno visitati…ma VISSUTI. Divertitevi a contrattare, i mercanti turchi in questo sono fra i più abili al mondo. Raggiungete il Bazar delle Spezie (anche detto Bazar Egiziano) nei pressi del Ponte di Galata e immergetevi nei profumi e nei sapori di questo luogo straordinario.

Istanbul shopping Gran Bazar

Le botteghe del Gran Bazar

2 – Una scorpacciata di baklava, lokum e konefi

Non potete visitare la Turchia senza concedervi un assaggio (approfondito 🙂 ) dei tipici dolcetti. Se siete sottoposti ad un regime di sana e leggera alimentazione ipocalorica…beh…dimenticatevelo!

I baklava sono il dolce mediorientale per eccellenza: la pasta fillo utilizzata nell’odierna ricetta fu creata nel Palazzo Topkapi di Istanbul, dove il Sultano era solito donare ai propri soldati il dolce il 15 del mese di Ramadan nella cerimonia chiamata Baklava Alayı. Questo impasto base viene abbinato generalmente a miele e frutta secca.

Il lokum invece è composto da una gelatina a base di amido e zucchero (all’origine miele e melassa) aromatizzata con diversi gusti (i più famosi sono acqua di rose, arancia, frutti di bosco, cannella, datteri o menta). All’interno granella di frutta secca come mandorle, pistacchi o noccioline a pezzetti. Generalmente viene poi ricoperta da uno strato di zucchero a velo o farina di cocco.

Infine, il konefi è forse fra tutti il mio preferito: un formaggio avvolto dalla pasta fillo, zuccherato, cotto nel forno al momento e ricoperto di noccioline…un’estasi per le papille gustative!

 

 

 

 

 

Istanbul dolci tipici

Montagne intere di dolcetti tipici nei mercati della città

3 – Pranzare con il balik ekmek al Ponte di Galata

Nella sponda europea, proprio nei pressi del famosissimo ponte, ormeggiati alla banchina vi sono alcuni pescherecci dai quali vivaci venditori distribuiscono panini ripieni di insalata, cipolle e filetti di pesce appena pescato. Beh, non potete di certo esimervi dal tuffarvi in questo gustosissimo esperimento culinario! In assoluto un MUST da non perdersi durante un viaggio in Turchia e da inserire fra le 10 cose da fare a Istanbul 🙂

Istanbul il panino al pesce ad Eminonu

Il nostro gustoso balik ekmek

4 – Acquistare una tipica çaydanlık, la tradizionale teiera turca

composta da due pezzi, uno più grande e uno più piccolo, si utilizza per preparare il tipico the turco dall’aroma intenso e persistente, spesso profumato al bergamotto. Ne esistono di moltissimi tipi e sono tutte meravigliose, spesso in ottone e con decori fitomorfi dipinti a mano o cesellati.

Teiera tipica turca

Questo è il set che ho acquistato io! Non è meraviglioso?

5 – Assaggiare il caffè turco e farsi leggere il fondo della tazzina

Una particolare tipologia di preparazione del caffè, il quale si ottiene facendo bollire dell’acqua in un bricco, il cevze, dalla forma allungata. Quando l’acqua bolle, si toglie dal fuoco e le si aggiunge il caffè macinato finemente al momento. Nel cevze vanno messi due cucchiaini di caffè per ogni tazza da servire insieme all’acqua che verrà regolata anch’essa in base alle tazze, le quali dovranno essere rigorosamente piene.

La bevanda può essere amara (sade) oppure con poco zucchero (az sekerli), di dolcezza media (orta) o tanto zuccherata (sekerli).

Il caffè turco ripone le sue radici in un’antica tradizione che si propaga nei secoli fino ai giorni nostri: il modo di servire il caffè turco è fondamentale per la “reputazione” del padrone di casa. Pare infatti che sia importantissimo servire agli ospiti un caffè con schiuma superiore, in caso contrario il padrone di casa perderà di credito agli occhi di quest’ultimi. Il caffè turco infatti deve essere molto corposo e denso.

D’obbligo lasciar riposare la bevanda un paio di minuti, per dare tempo alla polvere di depositarsi sul fondo della tazzina, che deve essere rigorosamente di porcellana. Una volta che tutti gli ospiti avranno finito il proprio caffè è tradizione rovesciare la tazza sul piattino per leggere il futuro in base alla disposizione dei granelli di caffè rimasti sul fondo (trattandosi di un caffè non filtrato).

In tutti i caffè tradizionali di Istanbul è possibile imbattersi in qualcuno che abbia voglia di leggere i fondi. La caffeomanzia in città è antica quanto la prima tazzina di Turk Kahvesi. L’esperto di turno capovolgerà i fondi sul piattino, per indagare sul vostro passato e rivelarvi misteriose predizioni circa il corso del futuro.

Il caffè turco

Ok con questa faccia avevo proprio bisogno di una bella botta di caffeina!!

6 – Mangiare la pide

Se chiedete ad Enrico, vi dirà che il motivo principale per cui prenoterebbe un volo per Istanbul anche domani è sicuramente lei, la regina della tavola turca: la pide! 

Chi pensa che la pizza sia stata inventata nel Bel Paese, beh…mi dispiace dovervi dare questa triste notizia ma…si sta del tutto sbagliando. La preparazione del pide deriva infatti dall’antica pita cucinata già in epoca babilonese e considerata a tutti gli effetti la madre delle ricette lievitate. La sua rapida diffusione arrivò fino ai Balcani, dove venne arricchita con l’aggiunta di uova e formaggio.

Istanbul è stata per secoli uno dei punti strategici per i commerci del mondo antico ed è proprio tra le sue strade che si diffuse una versione arricchita della preparazione balcanica portata dai venditori di quelle terre.

La carne macinata, che per Istanbul rappresentava una sorta di firma gastronomica, diventò uno degli ingredienti base del kiymali pide, la parente turca della nostra pizza napoletana!

La pide turca

La mia prima pide…al formaggio! 🙂

7 – Godervi un tramonto sul Bosforo presso il Büfe Taner

Non ho alcun dubbio a riguardo, questo luogo ricavato direttamente sulla sponda asiatica del famoso stretto, proprio di fronte a laddove elegante si erge nell’acqua la bellissima Torre di Leandro, è ad oggi uno dei posti più incantevoli in cui io sia mai stata in tutta la mia vita.

Un locale semplice, caratteristico, umile. Una serie di gradinate a picco sul Bosforo ricoperte da enormi tappeti persiani e cuscini arabeggianti su cui potersi distendere, staccando la spina dal resto del mondo, sorseggiando un the al bergamotto e mangiando qualche cozza appena pescata ripiena di riso e spezie tipica della street art della città.

8 – Raggiungere i tetti del Gran Bazar e osservare Istanbul dall’alto

Non lasciatevi intimorire dall’aspetto decadente del luogo e dall’apparente desolazione, credetemi…rimarrete incantati dalla magia che si paleserà di fronte ai vostri occhi. Noi siamo stati condotti in questo posto segreto da Erkan, la nostra guida, che facendoci sviare dalle vie principali del Gran Bazar ci ha guidati sino a dei vicoletti secondari dai quali abbiamo imboccato delle scalinate un po’ malmesse.

Leggete l’articolo La Istanbul alternativa: dai tetti del Gran Bazar al magico tramonto di Üsküdar per scoprirne di più.

Facendo qualche ricerca sul web a posteriori, ho scoperto che il modo più semplice per approdarvi è quello di passare per il Büyük Valide Han (in turco –> caravanserraglio). Dal 1651 questo luogo ospita le carovane di passaggio sulla via dell’Oriente. Oggi serve da deposito per il vicino Gran Bazar ed è sede di laboratori artigianali della cui esistenza non vi aspettereste mai.

Una volta raggiunto il tetto del mercato, la vista che si staglierà di fronte a voi sarà semplicemente estasiante: osserverete i pennacchi della Moschea di Yeni Cami, sullo sfondo il Bosforo e il Corno d’Oro, in primo piano i tetti delle abitazioni musulmane. Fra voi e quel mondo…solo stormi di gabbiani che leggeri fluttuano lasciandosi trasportare dalle correnti d’aria del cielo.

Istanbul vista dai tetti del Gran Bazar

Il panorama dai tetti del Gran Bazar

9 – Regalarvi qualche ora in un hamam pubblico

Ne esistono moltissimi, diversi dei quali appositamente improntati ad accogliere e soddisfare le esigenze dei turisti. Il mio consiglio, tuttavia, è quello di sperimentare l’hamam pubblico per calarvi profondamente nella cultura locale.

Una delle basi della religione islamica è la pulizia, a volte quasi un’ossessione, non per niente il fedele prima di pregare in moschea si lava accuratamente per purificarsi.

Da questo (e da una certa influenza da parte delle antiche civiltà romane nelle cui città non potevano mancare le terme) derivano i tradizionali Hamam. Quelli storici hanno tutti la stessa struttura a cupola centrale, con piattaforme in marmo alla base, usate per distendersi e ricevere i massaggi.

Ad Istanbul esistono ancora alcune decine di Hamam. Tra questi alcuni (pochi) storici si sono trasformati ed adeguati per incontrare le esigenze dei turisti. I restanti, i piccoli Hamam di quartiere, sono quasi sempre desolatamente vuoti e spesso (ma non sempre) versano in condizioni igieniche che poco rispecchiano i canoni della nostra parte di mondo.

Approcciare un contesto autentico e dal grande e antico fascino sarà in ogni caso un’esperienza che resterà per molto tempo impressa nella vostra memoria e della quale, se siete viaggiatori con il vero desiderio di un’immersione totalizzante, non ve ne pentirete.

Di hamam convertiti alle necessità del turismo ne esistono parecchi e non vi sarà difficile scovarne nel web, arricchiti di recensioni e consigli. Se volete invece addentrarvi in una sperimentazione più profonda del concetto, circondati dai locali e spendendo il giusto prezzo (10 o 15 euro) posso consigliarvi i seguenti: Aziziye Hamam, Tarihi Büyük Hamam e Beylerbeyi Hamami.

10 – Ascoltare la chiamata del muezzin

Dal Marocco all’Oman alla Turchia, in ognuno di questi paesi straordinari mi sono emozionata ad ogni richiamo della preghiera, sia che mi trovassi in un’oasi nel deserto, sulla terrazza di un riad o immersa nella colorata atmosfera di un souk. Ancora non vi ho fatto l’abitudine ed ogni volta che riguardo un video dei miei viaggi che mi riporta a quei momenti, posso percepire sulla mia pelle gli stessi brividi.

Se vi trovate ad Istanbul, non potrete sfuggire al suo richiamo. Il mio consiglio è quello di scovare un posticino tranquillo – una terrazza, una panchina sul Bosforo, un parco pubblico – chiudere gli occhi e permanere per tutto il tempo della preghiera in ascolto, lasciando che l’emozione pervada ogni vostro senso.

10 COSE DA FARE A ISTANBUL: INFORMAZIONI PRATICHE

  • Quando andare: in genere i mesi migliori per il bel tempo a Istanbul sono Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre e Ottobre. In media, i mesi più caldi vanno da Giugno ad Agosto. Io consiglio la primavera o l’autunno, così da potervi godere al meglio tutte le meraviglie che la città ha da offrire senza esser messi a dura prova dal caldo eccessivo.
  • La moneta turca è la lira turca e al momento il cambio è 1 lira = 0.16 euro (da verificare sempre al momento naturalmente)
  • Documenti necessari: per i cittadini italiani è sufficiente la carta d’identità con validità residua di almeno 6 mesi. IMPORTANTE: non sono ammesse le carte di identità con timbro di rinnovo o proroga
  • Durata del volo: dall’Italia raggiungerete Istanbul in meno di 3 ore e si possono trovare biglietti anche ad ottimi prezzi (70/100 euro andata e ritorno)
  • Elettricità: le prese di corrente sono a 220 volt e sono diverse da quelle italiane, munitevi di un adattatore
  • Parliamo di costi: la Turchia è un paese straordinario e molto economico. Potete trovare sistemazioni per la notte a 15/20 euro per camera doppia e pranzare o cenare con 5 euro (e non parlo solo di street food)
  • Sicurezza in Turchia: nemmeno volevo inserire questo paragrafo, considerando quanto mi fanno arrabbiare certi pregiudizi che, complici i media, continuano a dilagare nella nostra società, mettendo in ginocchio un paese la cui economia versa già di per sé in condizioni molto critiche. Sfatiamo tuttavia un mito: VIAGGIARE IN TURCHIA E SOPRATTUTTO NEI LUOGHI DI MAGGIOR INTERESSE TURISTICO È COMPLETAMENTE SICURO! Sarete sottoposti a maggior rischio in una grande capitale europea (Roma e Milano incluse) che non ad Istanbul. Non precludetevi un viaggio in questa terra magnifica solo PER SENTITO DIRE da qualcuno che nemmeno si è preso il disturbo di informarsi sul serio.
  • Consigli su possibili estensioni: beh…da non perdervi sicuramente la Cappadocia, un paesaggio dalla formazione vulcanica UNICO AL MONDO. Date un’occhiata all’articolo

    Visitare la Cappadocia | Dalla mongolfiera al trekking esplorativo

ERKAN: LA NOSTRA GUIDA TURCA PER UN’ESPERIENZA AUTENTICA

Vi è piaciuto l’articolo sulle 10 cose da fare ad Istanbul? Se volete vivere un’esperienza autentica, scrivetemi e vi metterò in contatto con Erkan. Con lui, oggi un grande amico, abbiamo vissuto un tour magico attraversando questa terra che molto spesso viene dimenticata ma che rappresenta un luogo unico e costellato da siti e bellezze straordinarie.

Non esitate ? scrivetemi QUI

Nel mentre vi lascio anche il link al sito ufficiale della città

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VALENTINA
BERGAMO

Mi chiamo Valentina e sono qui perché voglio farvi conoscere i miei sogni. Per farlo vorrei partire da una frase, per raccontare una storia: "...siamo quello che sentiamo e percepiamo. Se siamo arrabbiati siamo la rabbia. Se siamo innamorati siamo l'amore. Se guardiamo un innevato picco di montagna siamo la montagna. Mentre sogniamo siamo il sogno". É una frase di Tich Naith Han, monaco buddista tutt'ora vivente. Una persona straordinaria ed ordinaria nel medesimo tempo. Ribelle nell'animo, arrestato e torturato più volte, distante da qualsiasi forma di vita ed espressione che non si chiami amore. É addirittura stato controcorrente rispetto ad alcune forme di Buddhismo tradizionale, ma il suo messaggio d'identità e rispetto è più che mai attuale. "...mi piace molto ascoltare la pioggia, è un suono bellissimo" (da "Quando bevi il tè', stai bevendo le nuvole") e piace molto anche a me. Non posso e non desidero di certo paragonarmi a lui, ma l'arte, la bellezza, la fotografia, la letteratura e la poesia sono il mio sogno. Attraverso queste espressioni del Pensiero e dello Spirito sento di riuscire a cogliere DAVVERO l'anima del mondo. Ma il mondo quello VERO, quello autentico, quello fatto di persone, di diversità, di odori, di sapori, di colori, di scorci, di inaspettati incontri. Come dice Tich Naith Han, sento distintamente di appartenere a questo sogno, e vorrei spartirne una piccola fetta con tutti voi.

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— Milan Kundera

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